Su misura, stampato in 3D in base alle esigenze del paziente e dal costo irrisorio. Il ricercatore Nicholas Cohrs di 30 anni, ha creato all’Istituto di chimica e bioingegneria del Politecnico federale di Zurigo il modello del cuore in 3D. L’università elvetica sembra che continui a sfornare geni, è la stessa dove ha studiato Albert Einstein, e che ha collezionato 31 premi Nobel fra fisica, chimica e medicina.
Cohrs convinto di aver avere in pugno un pezzo di futuro prezioso, sia per la sua carriera, ma soprattutto per 26 milioni di persone che ogni anno affrontano un arresto cardiaco, e che devono fare i conti con una penuria cronica di donatori per i trapianti.
“I cuori artificiali di oggi sono di vecchia concezione, sono di metallo e creano diversi problemi. Non hanno nulla degli organi umani” afferma Cohrs. Il cuore in 3D è fatto di silicone e pesa circa 400 gr.
Il progetto, che prende il nome di Zurich Heart Project coinvolge 20 gruppi di ricerca sparsi fra Zurigo e Berlino su diversi fronti.
“Si comincia dalla scansione del cuore del paziente e si riproduce un modello digitale. Poi dal computer, grazie alla stampante 3D, si realizza il negativo che diventerà lo stampo per l’organo in silicone. Si ottiene quindi, un cuore dell’esatta dimensione richiesta”.
Stando all’Eth un’invenzione del genere dovrebbe garantire una quasi completa compatibilità con il paziente eliminando i terribili effetti collaterali dei cuori artificiali di oggi come la trombosi.
Il muscolo è sostituito da una camera di pressurizzazione che gonfiandosi e sgonfiandosi riproduce l’effetto originale pompando il sangue nelle arterie.
Alcuni problemi da risolvere sono quelli legati alla tenuta dei materiali.
Nel suo complesso il cuore in 3D potrebbe costare appena 400€, mentre il lavoro dell’equipe medica per il trapianto, oscillerà tra i 10 e i 20.000€.