Tre anni fa la rev. 1.4a, oggi arriva la rev. 2.0. Decisamente più veloce e non paragonabile al precedente, il DisplayPort 2.0 è in grado di gestire una mole di dati rappresentata dalle nuove risoluzioni 16K.
Le specifiche sono state introdotte da consorzio VESA (Video Electronics Standards Association). Di fatto il DisplayPort 2.0 è uno standard che garantisce una banda di trasferimento dati tripla rispetto alla versione precedente, si arriva ad un massimo di 77,37 gigabit/s.
Il DisplayPort 2.0 mantiene la retro-compatibilità con le versioni precedenti dello standard: supporta una modalità di funzionamento “alternativa” quando si usa un connettore USB-C o Thunderbolt 3. Se utilizzato con l’USB-C, il DisplayPort 2.0 permette di gestire contemporaneamente un massimo di tre display 4K con refresh verticale a 144Hz, HDR e compressione dei dati.
L’interfaccia DP 2.0 gestisce un singolo display 16K, ossia una risoluzione di 15360×8460 pixel a 60Hz, risoluzione di colore 4:4:4 con gamma cromatica estesa (HDR), e utilizzo della tecnologia Display Stream Compression (DSC) in grado di comprimere il flusso dei dati senza perdita di qualità.
Senza compressione, il DisplayPort 2.0 supporta al massimo il collegamento di un display 10K (10240×4320 pixel) a 60Hz senza HDR.
Per la gestione degli schermi multipli il DisplayPort 2.0 supporta:
– due monitor a risoluzione 8K (120Hz, HDR) con compressione dei dati;
– due monitor 4K (144Hz, no HDR) senza compressione;
– tre monitor con configurazioni possibili che includono 3 display 10K (60Hz, HDR) con DSC, oppure tre display 4K (60Hz HDR) senza compressione.