
Quando si parla di backup e di spazio di archiviazione si è portati a
pensare ai migliori SSD e hard disk, che sono le soluzioni più diffuse
per la memorizzazione dei dati.
Al di là di queste opzioni, esistono altre soluzioni più efficienti e con un funzionamento completamente diverso. Le scelte alternative sono rappresentate dai NAS e dai cloud storage.
NAS
Un NAS (Network Attached Storage) è un dispositivo di archiviazione di rete che permette di memorizzare e gestire i dati in modo centralizzato all’interno di una rete locale. A differenza degli hard disk e degli SSD che si collegano direttamente a un singolo apparecchio, il NAS è connesso alla rete locale, permettendo a più dispositivi di accedere ai dati contemporaneamente, senza necessità di un computer principale.
È composto da uno o più hard disk (i migliori potrebbero avere l’SSD) ospitati in un’apposita unità, e offre funzioni come la possibilità di configurare backup automatici, accedere ai dati da remoto tramite internet e persino configurare server multimediali per lo streaming di contenuti. Inoltre, alcuni modelli di NAS supportano funzioni aggiuntive come la gestione di file condivisi, la sincronizzazione dei dati tra più dispositivi e la protezione tramite le configurazioni RAID (Redundant Array of Independent Disks), che garantiscono una maggiore sicurezza dei dati in caso di guasto di uno dei dischi (RAID 1).
In oltre è caratterizzato da un suo SO, da un antivirus, un firewall e dal controllo di scrittura del dato attraverso un controller specifico.
Cloud storage
È una soluzione di archiviazione online che consente di salvare i propri dati su server remoti accessibili tramite internet. Il cloud storage permette di accedere ai dati da qualsiasi luogo, senza bisogno di una rete locale specifica, purché si abbia una connessione a internet.
I dati vengono archiviati su server gestiti da un provider di servizi, come Google Drive, Dropbox, iCloud o OneDrive, che si occupano della loro sicurezza, backup e gestione. L’utente ha quindi la possibilità di accedere ai dati da qualsiasi dispositivo (smartphone, tablet, computer) tramite un’applicazione dedicata o un browser web. Inoltre, molti servizi di cloud storage offrono una sincronizzazione automatica dei file, che permette di mantenere i dati sempre aggiornati su tutti i dispositivi collegati.
I principali vantaggi del cloud storage includono la facilità di accesso remoto, la protezione dei dati da eventuali danni hardware e la possibilità di espandere lo spazio di archiviazione senza preoccuparsi di gestire l’hardware fisico.
Gli svantaggi principali sono rappresentati dalla velocità di accesso ai dati che dipende dalla connessione internet, e dal fatto che l’utente si affida totalmente al provider per custodia dei propri dati (criticità maggiore del cloud storage).
In oltre, si ricorda che i servizi più avanzati spesso richiedono un abbonamento a pagamento.
DIFFERENZE ECONOMICHE
L’investimento iniziale per un NAS è più elevato rispetto a quello di un abbonamento a un servizio di cloud storage. Un NAS richiede l’acquisto del prodotto stesso, oltre agli hard disk o SSD necessari per lo spazio di archiviazione. Tuttavia, una volta sostenuto il costo iniziale, non ci sono canoni mensili da pagare, rendendolo una soluzione più conveniente nel lungo periodo per chi ha bisogno di molto spazio e non vuole sottoscrivere abbonamenti ricorrenti.
SICUREZZA
Il NAS garantisce un elevato livello di sicurezza per i dati, poiché i file sono archiviati in locale, sotto il pieno controllo dell’utente. Questo significa che non ci sono rischi legati alla violazione dei server di terze parti o alla perdita di dati dovuta a decisioni del provider (come la chiusura del servizio o l’eliminazione di account inattivi). Inoltre, molti NAS offrono caratteristiche e protezioni come:
– sistemi RAID che prevengono la perdita di dati in caso di guasto di un hard disk;
– crittografia dei file per proteggere i dati da accessi non autorizzati;
– SO, antivirus, firewall e accesso controllato che limitano gli utenti connessi al dispositivo;
– files system diverso dall’ NTFS (acronimo di New Technology File System è un file system utilizzato da Microsoft dei sistemi operativi basati su Microsoft Windows) meno accessibile dai virus creati per attaccare i sistemi Windows.
Tuttavia, la sicurezza di un NAS dipende completamente dalla manutenzione dell’utente. Se non si implementano aggiornamenti regolari e misure di protezione adeguate, il NAS può essere vulnerabile agli attacchi informatici, come ransomware o accessi non autorizzati. Inoltre, essendo un dispositivo fisico, è esposto a rischi come danni hardware o furti, quindi è importante avere un sistema di backup separato.
Il cloud storage, invece, si affida alla sicurezza dei provider di servizi, che generalmente implementano ottime misure di protezione, tra cui:
– backup automatici e ridondanza dei dati per evitare perdite accidentali;
– crittografia end-to-end che protegge i file durante la trasmissione e l’archiviazione;
– autenticazione a due fattori (2FA) che aggiunge un ulteriore livello di sicurezza all’accesso.
Il principale rischio legato al cloud storage è la dipendenza dal provider. Se l’azienda subisce una violazione dei dati, i file dell’utente potrebbero essere compromessi. Inoltre, le condizioni d’uso dei servizi cloud potrebbero limitare la privacy degli utenti, poiché alcuni provider potrebbero accedere ai dati per scopi pubblicitari o di analisi.