Qualche anno fa abbiamo assistito alla rivoluzione delle immagini in 3D. I famosi occhialini per la visione stereoscopica, per gustare le immagini che “uscivano” dallo schermo.
Come dimenticare film come Avatar in 3D? Impossibile appunto.
Oggi, l’esigenza e la tecnologia portano a voler superare un’altra barriera: la tridimensionalità delle immagini risulta essere comunque limitata.
La visione dello spettatore resta infatti, inesorabilmente frontale e mono-direzionale.
La rivoluzione potrebbe essere associata al prototipo Voxiebox, presentato al “The Game Forum”. L’evento ideato dall’americano Sean Kean, e tenutosi a New York, è dedicato agli sviluppatori indipendenti del settore.
Si tratta di fatto di uno schermo volumetrico, dentro al quale vengono proiettate delle immagini che, vibrando ad alte frequenze, trasmettono l’impressione di svilupparsi in 3 dimensioni.
Le immagini proiettate risultano essere osservabili a 360°: da ogni angolatura e posizione l’osservatore si troverà, quindi, davanti ad immagini apparentemente dotate di una propria massa e di un proprio volume.
Per ora la qualità delle immagini è ancora molto bassa, ma è chiaro che le potenzialità di un oggetto di questo tipo sono enormi.
In tanti film, come ad esempio Star Wars IV, proponevano questa tecnologia.
La speciale scacchiera 3D-olografica con la quale Chewbacca e C-3PO giocavano, ne è l’esempio.